Il termine "cyberspazio" prende origine dalla parola greca kyber, navigare, e indica quindi letteralmente uno "spazio navigabile". L'inventore del termine cyberspazio è lo scrittore William Gibson che nel 1984, nel suo romanzo Neuromante, descrive uno spazio digitale e navigabile, un mondo elettronico e colorato, nel quale individui e società interagiscono con informazioni.

Oggi il cyberspazio non esiste più solo nell'immaginazione a volte un po' allucinata degli scrittori cyberpunk, ma è una realtà della " concretezza " immateriale che caratterizza la rete telematica mondiale. Il cyberspazio esiste e presenta, come l’ipertesto, la caratteristica di essere laboratorio virtuale attraverso il quale condurre esperimenti mentali, metter alla prova i nostri concetti, sondarne le modificazioni w gli slittamenti di significato.
Ferri,1999

 


"Il ciberspazio è il posto in cui si svolge una comunicazione al telefono: non dentro il vostro telefono reale, l’aggeggio di plastica che avete sul tavolo e, neppure nell’apparecchio dell’interlocutore, in qualche altra città, ma il luogo che si incontra in mezzo ai telefoni: lo spazio indefinito là fuori, dove voi due, due esseri umani vi incontrate e comunicate" ..(Sterling, 1993 )
Cyberspazio