Il termine "cyberspazio" prende origine dalla parola greca kyber, navigare, e indica quindi letteralmente uno "spazio navigabile". L'inventore del termine cyberspazio è lo scrittore William Gibson che nel 1984, nel suo romanzo Neuromante, descrive uno spazio digitale e navigabile, un mondo elettronico e colorato, nel quale individui e società interagiscono con informazioni.
Oggi il cyberspazio
non esiste più solo nell'immaginazione a volte un po' allucinata degli
scrittori cyberpunk, ma è una realtà della " concretezza
" immateriale che caratterizza la rete telematica mondiale. Il cyberspazio
esiste e presenta, come l’ipertesto, la caratteristica di essere laboratorio
virtuale attraverso il quale condurre esperimenti mentali, metter alla prova
i nostri concetti, sondarne le modificazioni w gli slittamenti di significato.
Ferri,1999